Alessandro Benvenuti a Pontassieve
per il suo nuovo lavoro
e il secondo video di presentazione del progetto
Alessandro Benvenuti -
Zio B.
Un libro, un CD musicale, un DVD che raccontano la sua
storia e la recente storia d’Italia.
Guarda qui il video
ZIO B. (con “B” che sta per Birillo, nomignolo “non eroico”
affibbiato in gioventù ad Alessandro Benvenuti), racconta con immagini
parole video e musica il “riscatto” di una vita vissuta dal noto regista
Alessandro Benvenuti. Un lavoro che è composto da un libro (Zio B. La
mia versione dei fatti), un CD musicale (Zio B. Perché i mostri non
tornino) e uno spettacolo (Zio B. Storie di acide amenità) e che
prevede 14 videoclip realizzati da altrettante scuole di cinema, un DVD live e
un documentario che racconta l’ “Universo” di Benvenuti. Tutte queste forme di
espressione sono parte di un unico progetto, operazione originale e ambiziosa
prodotta da Mirco Mencacci e Andrea Ciacchini. In questi giorni il set
del videoclip del brano Zio Birillo è proprio a Pontassieve, sotto
la regia del Centro di documentazione Audiovisiva del Comune di Pontassieve.
Immancabile in questo territorio è l’affetto che la sua gente
ha sempre riconosciuto ad uno dei maggiori artisti nati in Valdisieve. “Per
noi – spiega l’assessore alle politiche culturali di Pontassieve Alessandro
Sarti - questa è un’opportunità straordinaria. Essere inseriti in questo
progetto culturale è un onore. Un progetto che racconta uno spaccato di storia
sociale visto attraverso gli occhi di un nostro concittadino”.
Il progetto offre due chiavi di lettura saggiamente
intrecciate: si va dalla microstoria da dove emerge la vita dell’artista
alla macrostoria con le vicende che hanno attraversato l’Italia, dal boom
economico degli anni ’60 fino al vento gelido dei tempi recenti (è proprio con
la metafora amara di un vento gelido capace di produrre solo freddo che
Benvenuti immagina questi ultimi anni).
Il CD contiene 14 canzoni (le stesse che accompagnano poi i
14 videoclip) suonate da oltre 100 musicisti professionisti che hanno
volontariamente partecipato a questo disco arrangiato sapientemente da Franco
Fabbrini, dove i generi musicali - che vanno dal blues al jazz fino al
reggae e allo Ska, percorrendo la musica degli ultimi 50 anni - sono funzionali
alla narrazione, la caratterizzano e la “raccontano”.
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